venerdì 11 febbraio 2011

Russia e Paesi Baltici










Itinerario:
Prato / Furnitz - Furnitz / Bratislava - Bratislava / Cracovia - Cracovia / Bielsko Biala - Bielsko Biala / Auschwitz - Bielsko Biala / Czestochowa - Vilnius / Vilikie Luki- Bielsko Biala / Varsavia - Varsavia / Vilnius - Vilikie Luki / Mosca - Mosca / San Pietroburgo - San Pietroburgo / Tallin - Tallin / Riga - Riga / Varsavia - Varsavia / Praga - Praga / Prato
Periodo dal 29.07.2005 al 22.08.2005 - Totale Km. 7.920
Un lungo viaggio alla scoperta di paesi europei con un passato che ancora oggi riesce ad imporsi alla vita di tutti i giorni. Slovacchia, Polonia, Paesi Baltici e la mitica Russia, con le sue contraddizioni ed i suoi divieti.
Bellissime città caratterizzate da architetture diverse, palazzi e castelli, piazze e abbazie il tutto circondato da tradizioni ben radicate ma in lotta per mettersi al passo con i paesi più occidentali del vecchio continente.
L'idea di fare questo viaggio ci è venuta subito dopo il rientro dalle vacanze estive del 2004. I paesi dell'estremo est Europeo ci sono sembrati subito un viaggio allettante, non semplice, ma sicuramente interessante da compiere con i propri mezzi. Racconti di viaggio, guide, depliants e materiale vario sono stati ancora una volta il nostro sostegno per la preparazione del viaggio. Per i visti turistici e le assicurazioni necessarie per l'ingresso in Russia ci siamo appoggiati all'agenzia San Pietroburgo di Milano (www.sanpietroburgo.it), mentre abbiamo provveduto personalmente all'ottenimento della patente internazionale.
Poiché non siamo riusciti a sapere fino all'ultimo momento il giorno preciso in cui saremmo andati in ferie, ci siamo visti costretti a non prenotare alberghi e, alla luce dei fatti, è stato sicuramente meglio così ... infatti, come avrete modo di leggere durante il racconto, sempre che vi coinvolga tanto da leggerlo tutto, abbiamo avuto un grosso problema di frizione e la nostra moto è stata ferma in un'officina nel sud della Polonia per ben 4 giorni ... Preciso che la nostra moto è una BMW R850R con un anno e mezzo di vita e nonostante i 40000 Km pensavamo non ci avrebbe mai e poi mai lasciati a piedi ... mai dire mai !!!! Fabio, proprietario e pilota della moto, nonché mio fidanz, ha trascorso quei giorni in piena “angoscia” non riuscendo ad accettare un “tradimento” così sfacciato da parte della sua amata moto. Fortuna che la BMW Italia ha avuto un'organizzazione impeccabile e oltre a farci ripartire in 4 giorni, ci ha offerto albergo, auto a noleggio e sostegno morale (forse la cosa di cui avevamo maggior bisogno in quel momento).
Ma andiamo per ordine ...
Venerdì 29.07.2005 – Prato/Furnitz (A) – Km 500
Partenza ore 14,30 sotto un sole cocente!! Un caldo soffocante ci ha accompagnati fino ad Udine dove, finalmente, il clima si è fatto più sopportabile e i panorami, con montagne altissime e fitta vegetazione, si sono presentati in tutto il loro splendore.
Nonostante alcuni rallentamenti causati dal traffico e da piccoli incidenti, tutto è andato alla grande.
Arrivo alle ore 19,30 a Furnitz, un paesino in Austria a circa km 15 dal confine italiano.
Dopo un paio di tentativi, abbiamo trovato una camera in un'abitazione privata molto carina. Una casetta in legno con meravigliosi piumoni a quadretti rossi ed una simpatica signora molto disponibile.
Bella doccia e via a cena alla Mushett Gasthaus con ottima birra, sniltzen e patate (€ 12.00 cad.)
A nanna presto, pronti per la partenza di domani mattina, direzione Bratislava.
Sabato 30.07.2005 – Furnitz (A)/Bratislava (SK) km 450
Partenza ore 8,30 - Cielo pulito, sole e buona temperatura! Autostrada fino a Vienna e dopo una buona mezz'ora di fila nei pressi del centro città deviazione verso Bratislava dove siamo arrivati verso le ore 13,00. Caldo incredibile e dopo ricerche, risultate vane, di dormire in un albergo economico, abbiamo optato per una pensione 3 stelle al costo di € 78,00 a camera, ma con parcheggio custodito, colazione ed aria condizionata! Doccia veloce, cambio abiti e via in centro per la visita della città!
Inizio del giro con visita al Castello che domina Bratislava. Questo, nonostante nel passato sia stato distrutto e ricostruito varie volte, è sempre una costruzione imponente dal quale si gode un bel panorama della città. Il Danubio separa la zona nuova della città, caratterizzata da grattacieli e palazzi altissimi, dalla parte vecchia, molto carina, ben curata, pulita e ricca di pubs e bei ristoranti!!
Giro della città vecchia con visita al Duomo di S.Martino, il Vecchio Municipio ed il Palazzo Arcivescovile. L'atmosfera è molto rilassata, giovanile e ospitale. Sosta per il pranzo a base di toast con pollo, funghi, formaggio e ketchup, il tutto per soli € 3,50 cad. comprese birre e dolci.
Rientro in hotel ore 18,30 per un riposino prima di cena!! Il caldo è opprimente !!!
Cena ad un pub vicino all'Hotel dove abbiamo cenato con piatti tipici slovacchi e birra locale il tutto condito con buona musica e tanta cordialità !!!!
Domenica 31.07.2005 – Bratislava (SK)/Cracovia (PL) Km 445
Partenza ore 8,30, autostrada fino a Zilina con panorama pianeggiante caratterizzato da campi di girasoli, grano e mais! Da Zilina, ai piedi dei monti Tatra, il panorama muta totalmente e montagne, boschi di abeti, laghetti e casette dai tetti aguzzi ci accompa-gnano fino a Cracovia! Le strade sono abbastanza buone anche se povere di indicazioni stradali.
Arrivati a Cracovia, al quarto tentativo abbiamo trovato un hotel a soli 5 minuti dalla piazza centrale (€ 75,00 a notte compreso garage e prima colazione). Il prezzo non è molto economico, ma è difficile trovare altro, è un bell'albergo ed ha una posizione strategica. Doccia e via in centro. Partenza dalla Piazza del Mercato dove, tanto per recuperare un po' di energia, ci siamo gustati un enorme gelato alla frutta. Giro della piazza, enorme, tutta circondata da edifici colorati, al centro il palazzo dei tessuti con all'interno tutta una serie di negozietti che vendono souvenirs. Ad un lato la Chiesa di Santa Maria con le sue due torri di altezza diversa dove ogni ora un trombettiere suona l'Hejnal in ricordo delle invasioni tartare. Una curiosità: il suono della tromba viene bruscamente interrotto con una stonatura che ricorda la morte del suonatore che, a causa di una freccia che lo ferì alla gola, fu costretto a sospendere la suonata.
Proseguiamo per la Via Florianska, la via principale e più famosa di Cracovia, con i suoi negozi e locali, fino a raggiungere il Bastione e la Porta di Floriano dove, decine di artisti, espongono i loro dipinti e le loro opere. La visita prosegue per la Via Reale fino al Castello di Wawel, curatissimo, possente, con cupole dorate e campanili altissimi.
Usciti da Wawel abbiamo girellato per le strade di questa bella città in cerca del Quartiere Ebraico (Kazimierz) e finalmente, dopo lungo girovagare, siamo giunti in quel che fu luogo di tristezza e morte!
Il quartiere si presenta molto diverso rispetto al resto della città. La maggior parte delle case sono fatiscenti, sporche, diroccate, altre sono state restaurate ed utilizzate per esercizi pubblici quali bar e ristoranti. Vivi i simboli ebraici riscontrabili nelle stelle a 5 punte affisse su alcune facciate, le sinagoghe ed i cimiteri.
Stanchi ed affamati, ci siamo concessi un bel piatto di carne con patate e verdura in un localino a due passi dalla piazza del mercato (€ 4,50 cad. comprese bevande). Solo dopo aver gustato un buon caffé abbiamo deciso di aspettare la sera per godere l'affascinante spettacolo che ci ha offerto la piazza illuminata da mille luci dai colori più insoliti.
Cracovia è molto carina. Piccola, ma ricca di monumenti e case in stile. La piazza ed il Wawel sono molto affascinanti e la vivacità delle persone in giro è coinvolgente. Ore 21 ci avviamo verso l'albergo, la stanchezza è tanta e domani ci aspetta un'altra giornata piena di emozioni.
Lunedì 01.08.2005 – Cracovia - Km 0
Vorrei non scrivere questo giorno ed i prossimi due o tre che verranno... ma è andata così e quindi... accettiamo con rassegnazione e serenità! Incredibile ma vero, il nostro amato “motorino” si è rotto!!!!!!!
Siamo partiti in direzione Auschwitz e dopo pochi km, sull'autostrada, un ingranaggio della frizione si è rotto lasciandoci a piedi, lontani dalla città, senza colonnine SOS e, sfortuna delle sfortune, senza telefono cellulare, che, casualmente avevamo lasciato in hotel. Dopo varie imprecazioni, momenti di sgomento alternati ad altri di panico, la fortuna è stata dalla nostra ed ha voluto che una pattuglia di polizia transitasse proprio davanti a noi!! Molto gentilmente hanno chiamato il soccorso stradale aspettando fino a quando questi non è arrivato. Nonostante la nostra richiesta di essere accompagnati ad un'officina autorizzata BMW, l'autista del carrattrezzi ci ha portato da un meccanico di sua conoscenza che tutto sembrava... ma non un meccanico !!! Dopo svariati tentativi di comunicazione (parlavano tutti esclusivamente polacco) siamo riusciti a farci riportare in albergo da dove abbiamo contattato BMW Italia. Pochi minuti ed eravamo già in comunicazione con BMW Polonia che purtroppo ci informava che il centro BMW più vicino si trovava a 100 km da Cracovia! Dopo una veloce valutazione abbiamo fissato per l'indomani mattina alle 8,00 per trasferire la moto, noi ed i bagagli nel paesino che ospitava la concessionaria in grado di riparare la nostra moto.
Delusi ed amareggiati abbiamo comunque deciso di andare a Wielicza a visitare le miniere di sale. Preso il bus davanti al nostro albergo in circa mezz'ora siamo arrivati a destinazione. Ingresso Zlt 60 cad ma ne vale davvero la pena. Due ore di percorso accompagnati da una guida che parla italiano, si scende fino a 135 mt sottoterra dove si trovano statue, lampadari, sculture e saloni tutto costruito esclusivamente con il sale. Molto suggestivo ed interessante. Incredibile che cosa sono riusciti a fare i minatori in omaggio a Santa Kinga, loro protettrice. La miniera è ancora attiva ed è una delle poche miniere di sale ancora funzionante. Il clima all'interno è molto fresco, è bene avere con sé una felpa o un maglioncino.
Rientrati in città abbiamo cenato con una buona pizza ed un bel gelato. In Polonia è ancora facile trovare gelaterie che fanno coppe di gelato molto ricche, enormi, con frutta, sciroppi e cialde a volontà. Usanza che purtroppo da noi è andata un po' a sparire ... naturalmente non mi sono fatta scappare questa occasione di golosità !
Martedì 02.08.2005 – Cracovia/Bielsko Biala - Km 100 (in carrattrezzi)
Partenza ore 8.00 in carrattrezzi per il trasporto della moto fino alla più vicina officina BMW autorizzata, Bielsko Biala, a Sud della Polonia, a pochi passi dal confine Ceco e Slovacco. L'accoglienza è stata molto cordiale e l'efficienza impeccabile. Dopo la compilazione dei documenti necessari per l'accettazione della moto, ci è stato prenotato un albergo al quale siamo gentilmente stati accompagnati con l'accordo di sentirci nel pomeriggio per aggiornamenti sul guasto e notizie relative alla riparazione. Sistemati in albergo ci siamo diretti a fare un giretto nel centro del paese dove abbiamo pranzato e preso atto che si trattava di un paese carino ma molto molto piccolo, con poche attrazioni e niente da visitare. Fiduciosi abbiamo aspettato la telefonata dall'officina che purtroppo ci ha informati che il pezzo di ricambio necessario per far ripartire la moto sarebbe arrivato direttamente dalla Germania non prima di Sabato o addirittura Lunedì. “Una settimana di vacanze buttata al vento con il visto per la Russia che rischiava di non essere sufficiente per arrivare fino a Mosca”. La disperazione mi ha colta impreparata. Sono scoppiata in una crisi di pianto incontrollabile, che nonostante Fabio cercasse di arrestare facendomi coraggio, non sono riuscita a gestire... purtroppo è stato più forte di me, avevo tanto sognato di trovarmi nella Piazza Rossa davanti alla famosa cattedrale di San Basilio che, il rinunciarci per un guasto alla moto mi rendeva troppo triste!!
Intanto la BMW assistance ci ha organizzato un soggiorno di quattro notti in un bel albergo ed offerto una macchina a noleggio per i giorni che saremmo rimasti senza moto. Se non altro potevamo andare a visitare qualcosa di interessante nelle vicinanze.
Cena con due birre ed un sacchetto di patatine. Anche l'appetito ci aveva abbandonato, l'unico desiderio era ripartire al più presto, ma questo non dipendeva da noi...
Mercoledì 03.08.2005 – Bielsko Biala - Km 0
Giornata di smarrimento, dedicata alla sistemazione nel nuovo hotel, al ritiro dell'auto a noleggio e soprattutto alla presa visione della situazione in officina. Abbiamo parlato con il meccanico che ci ha mostrato la moto completamente smontata (adesso era Fabio che stava per mettersi a piangere ...) e ed il pezzo da cambiare. I giorni necessari erano così tanti perchè l'unico pezzo disponibile si trovava una parte in Germania ed un'altra a Varsavia. Disperazione ma rassegnazione ... che fare ??? Organizzare i giorni futuri al meglio in attesa di riprendere il nostro viaggio al più presto. Intanto il tempo è peggiorato, pioggia e nuvole rappresentano al meglio il nostro umore. Le giornate di fermo obbligato risultano noiose e molto lunghe. Il tempo non ci aiuta e la voglia di girellare per un paese che non ha niente da offrire se non un centro commerciale ed una strada pedonale è ben poca. Pomeriggio a base di patatine e birre, sdraiati sul letto a guardare una tv dove parlano esclusivamente in polacco. Ottima cena in albergo e di nuovo in camera a leggere ed organizzare la giornata che ci aspetta ...
Giovedì 04.08.2005 – Bielsko Biala/Auschwitz - Km 120
Ricca colazione a base di briosche, frutta, dolcetti varii e di tutto di più. Partenza per Auschwitz alle ore 9,00 sotto una pioggia battente che ci ha accompagnati per tutto il giorno. Arrivo ad Auschwitz alle ore 10,30 e visita del campo di concentramento. L'ingresso è gratuito ed il turismo, anche se di massa, è molto composto e rispettoso. L'atmosfera è molto sofferta, silente, ovunque si respira aria di rispetto per quelle che sono state le vittime del lager. Quelli che erano gli alloggi dei tedeschi e dei prigionieri sono stati adibiti a museo con foto, oggetti, ricostruzioni e realtà. Al termine del giro un filmato (Slz 3,50) narra le prime ore di liberazione del campo mostrando la condizione dei prigionieri sopravvissuti a quel triste momento. Molto toccante. Abbiamo proseguito la visita verso il campo di sterminio di Birkenau (3 Km) dove i prigionieri non idonei al lavoro venivano uccisi nelle camere a gas. L'impatto è ancora più forte, la sofferenza sembra essere ancora più viva, reale, vicina. Una tristezza immensa satura l'aria che respiri nei dormitori rimasti intatti.
Rientro in città nel primo pomeriggio. Pizza presso il centro commerciale e di corsa in albergo esausti dalla pioggia e dal traffico. Fabio è sgomento, pensa ai giorni che stiamo perdendo. Guarda la cartina, conta i chilometri, valuta le strade da percorrere, gli itinerari alternativi, i giorni disponibili ... la noia lo assale!! Io sono rassegnata, non riesco neppure ad immaginare i giorni che ci aspettano.
Venerdì 05.08.2005 – Bielsko Biala/Czestochowa - Km 280
Visita alla cattedrale di Jasna Gora. Partenza ore 9,00 con la punto rossa a noleggio, gentilmente concessa dalla BMW Italia. Ma la sfortuna non ci ha ancora abbandonati e, incredibile ma vero, dopo appena 40 km abbiamo bucato una gomma. Sostituita la ruota abbiamo deciso comunque di proseguire e alle ore 11,30 siamo arrivati al Monastero. Bel luogo di culto, ben curato e molto frequentato da pellegrini e credenti assorti in preghiera.
La Madonna Nera si intravede da lontano, un dipinto affacciato ad un terrazzo ricco di fiori. L'interno della chiesa è molto sfarzoso, ricco di statue, quadri, sculture ed altari. La Cattedrale è circondata da un bel giardino che ospita le tappe della Via Crucis, statue di papi e santi.
Il rientro in albergo è stato ancora più traumatico del previsto, con la pioggia l'auto non risultava molto stabile e gestirla nel traffico è stato un impresa non da poco.
Sera a cena in centro dove alle 22,00 non si vedeva più anima viva. La vita notturna è praticamente assente. Non ci resta che tornare in albergo e dedicarci alla lettura.
Domani potrebbe arrivare il pezzo di ricambio per la nostra moto, ma le speranze sono poche.
Sabato 06.08.2005 – Bielsko Biala/Varsavia - Km 354
Incredibile ma vero, alle ore 8,45 la concessionaria ci ha chiamati per informarci che la moto era pronta. Non potevamo crederci !! Abbiamo lasciato l'auto in hotel e ci siamo precipitati a prendere il nostro motorino. Ore 10,30 partenza per Varsavia dove siamo arrivati alle ore 14,30.
La zona periferica di Varsavia lascia molto a desiderare. Palazzi enormi e fatiscenti senza né aiuole né giardini, molto smog e tanto traffico ci hanno accompagnati fin nei pressi del centro storico dove abbiamo trovato un albergo a 4 stelle un po' costoso ma bello e soprattutto sicuro. Deposito veloce dei bagagli e via a giro per la città vecchia che si presenta in tutto il suo splendore. Varsavia, infatti, nonostante sia stata tutta ricostruita a seguito della II guerra mondiale, è bellissima. Il centro è caratterizzato da stradine in pietra e piazze, case colorate con finestre arricchite da mille decorazioni pittoriche, affreschi dai caldi colori pastello, ponti, vicoli e vialetti che si intersecano tra loro creando un'atmosfera fiabesca e molto accogliente. Birretta e riposino affascinati dalla sirenetta, simbolo della città, posta al centro della Piazza Vecchia, ricca di negozi, pub e locali, molto raccolta, tanto da riuscire a donare una sensazione di familiarità unica.
La giornata si è conclusa con cena a base di pizza (Pizza Hut Slz 49) ed giretto notturno per la città animata da una festa locale. Il turismo in Varsavia è molto, ma non invadente e ben tollerabile. Mentre il prezzo degli alberghi è alto, la spesa per pranzi e cene è molto contenuta. I polacchi sono un po' diffidenti e non danno molta confidenza, abbiamo avuto però modo di appurare che in caso di necessità diventano molto gentili e disponibili.
Intanto le temperature cominciano a cambiare. La sera abbiamo indossato lamaglia di pile !!!!
Consigli pratici:
  • Attenzione alle strade !! Quando piove sono molto viscide. Agli incroci nelle corsie di destra ci sono avvallamenti e solchi dovuti al transito dei mezzi pesanti. Fare molta attenzione nei cambi di corsia
  • Le strade sono piene di sbirri con le pistole laser. Cercate di rispettare più possibile i limiti di velocità.
  • Per i singles ... ma solo per loro ... ci sono un sacco di belle donne ... un viaggio in questo paese vale la pena solo per questo !!!
Domenica 07.08.2005 – Varsavia/Vilnius – Km 507 Partenza ore 8,30 con un cielo azzurro meraviglioso!

Direzione Vilnius via Lomza/ Marianpojle. Strade di campagna con panorama piatto ma bello. Coltivazioni, prati, mucche e piccoli paesi con casette in legno!! Abbiamo trovato poco traffico, forse perchè domenica, poche indicazioni e molte strade interrotte per lavori! Tantissimi i nidi di cicogne che si incontrano strada facendo. Bellissimi uccelli in volo o sul nido che ci accompagnano in questa lunga tappa.
Siamo arrivati a Vilnius alle ore 16,00 (17,00 ora locale) e dopo aver chiesto ad un paio di alberghi abbiamo optato per l'hotel Congress (4 stelle - € 87 a camera) ma ha parcheggio privato e colazione. Abbiamo deciso di concedersi hotel così costosi purché ci sia un garage o un parcheggio privato e siamo vicini alla zona pedonale! Il tempo per visitare le città è poco e così non vogliamo sprecarne a prendere mezzi pubblici e girare a vuoto.
Iniziamo il giro della città visitando il monumento con annesso murales dedicati a Frank Zappa. Davvero molto bello, soprattutto il murales. Visita alla cattedrale alla quale si giunge dalla strada pedonale della città nuova e subito la collina di Gedeminas dalla quale si domina tutta la città. Passeggiata per le stradine della città vecchia con le sue chiese, negozi, pub e ristoranti fino alla piazza della Town hall e alla zona del ritrovo giovanile.
Belle donne ma non altrettanto per gli uomini. Il clima è freddo 18/19° e nonostante il sole l'aria è fresca. Cena al Pica catena di ristoranti lituani dove si possono gustare specialità locali a prezzi davvero irrisori.
Il centro di Vilnius è chiuso al transito delle auto e “moto” ... forse perchè si aggira per la città una banda di motociclisti con potenti moto sportive che si muovono su una ruota, a velocità inaccettabili e senza targa !!!
Lunedì 08.08.2005 -Vilnius/Vilikieluki – km

Strade diritte a perdita d' occhio ricche di saliscendi e spianate infinite!
A circa 4 km dalla frontiera russa abbiamo cominciato a vedere tir fermi in fila in attesa di oltrepassare il confine lituano.
Fortunatamente la fila per le auto e le moto è separata e così, giunti alla frontiera russa alle ore 12,30 (14,30 locali), dopo esser stati sbalzati da un gabbiotto ad un altro, dopo 1 ora e 15 minuti siamo riusciti ad ottenere il lasciapassare per l'ingresso in Russia!!
Dalla frontiera per circa 160 km non c'è praticamente niente. Percorriamo la N9 con asfalto a tratti disastrato e a tratti o in rifacimento o appena sistemato. Si incontrano pochissime macchine a differenza dei tir che invece sono tantissimi. Targhe esclusivamente russe o lituane. Nessun turista con mezzi propri. La vegetazione è caratterizzata da alberi ad alto fusto e fiori rosa alla base. Le abitazioni lungo la N9 sono poche e ben nascoste ai lati della strada. Case in legno con tetti in eternit, mal tenute e desolate.
Poiché ancora troppo lontani da Mosca per giungervi in serata abbiamo deciso di sostare per la notte in uno dei pochi paesi che si incontrano sulla N9 e così alle ore 18,00 siamo a Vilikieluki dove, grazie ad un “motociclista” locale, abbiamo trovato un alberghetto (€ 48,00) con garage e ristorante annesso. Una cuoca grassissima che parlava e capiva esclusivamente la lingua russa è riuscita a servirci una buona cena in stile russo con insalata, patate e braciola alla Kiev (€ 14,00 totali).
Martedì 09.08.2005 – Vilikieluki/Mosca – km 498

Arrivati a Mosca alle ore 14,00 dopo varii giri e domande senza risposta, nel caos più assoluto, siamo giunti vicino al centro dove, dopo varie ricerche, abbiamo accettato di dormire all'Hotel Belgrad per € 84 a notte, senza garage e con camera piuttosto triste! Ma gira gira è stato l'unico che abbiamo trovato con prezzi abbordabili e parcheggio custodito! Le indicazioni, i cartelli, le insegne degli hotel e dei negozi Russi sono esclusivamente in cirillico. Inutile chiedere indicazioni tanto nessuno è disposto ad aiutare turisti fai da te. Gli alberghi riconoscibili dalle insegne sono appartenenti a catene europee con prezzi altissimi e non alla portata di tutti. Il traffico è allucinante. Le strade a 4 corsie per senso di marcia sono ingorgatissime e le macchine appena possono sfrecciano veloci pur di uscire dalle file e dal caos. Inutile dire che il rispetto per il motociclista è uguale a zero !!!
Doccia veloce e via verso il Cremlino, che abbiamo scoperto molto vicino al nostro albergo. Poiché già chiuso, ci siamo diretti verso la Piazza Rossa che, come previsto, si è rivelata meravigliosa! Domani approfondiremo la visita!
Escluso il centro storico, Mosca è caratterizzata da palazzi altissimi, molto schematici e simili tra loro. Le strade sono enormi, le auto migliaia, i palazzi maestosi, tutto mastodontico. Al contrario, nella periferia della città, si incontrano persone povere e malvestite con calessi o biciclette, venditori di funghi e mirtilli, auto sgangherate, case in legno diroccate, palazzi popolari con intonaci screpolati, sporchi ... I paesi ricordano vagamente quelli del Nord Africa e gli abitanti i nostri contadini di 50 anni fa. Mosca è moderna, ma fuori dalla città si trova la desolazione totale.
Consigli del pilota:
Ai posti di blocco, prima dei paesi più grandi, fermatevi allo stop poiché i poliziotti vi aspettano al varco per fare le multe
Superato Vilikie-Luki di circa 140 km, sulla M9, si trova un bel motel dove passare la notte. Sempre lungo la M9 si intravedono diverse indicazioni per campeggi, ma noi non siamo riusciti a vederne nessuno.
Mercoledì 10.08.2005 - Mosca – Km 0 Zero km in moto... 1000 a piedi!!

Sveglia ore 8,00 e via in giro per Mosca. Colazione in un bar lungo la via pedonale con due fette di torta e due caffè al “modico” prezzo di €uro 11,00 !! Cominciamo bene !!
Subito visita al Cremlino (Rb 300) con i suoi palazzi, le sue chiese ed i suoi giardini. Bellissimo, pulito, super controllato e talmente spazioso che, nonostante la massa esagerata di turisti, non appare affollato. Le chiese all'interno sono ricche e sfarzose, con tante icone, affreschi, troni e tombe!
Visita al Museo del Cremlino (Rb 350) con i suoi abiti, monili, corone e carrozze. Molto sfarzoso e buon testimone di quel che doveva essere il periodo più fiorente dell'Impero Russo! Usciti dal Cremlino ci siamo diretti alla Piazza Rossa per visitare il Mausoleo di Lenin, ma troppo tardi, alle 13.00 chiude. Visita alla Basilica di S.Basilio (Rb 100) con le sue pareti affrescate ed i suoi colori pastello. Sembra quasi di entrare in un cartone animato. Giro intorno al Cremlino, lungo il fiume Moskba e attraverso i giardini dove abbiamo pranzato con panini e wurstel. Pochi minuti di pausa e via di nuovo per visitare la Cattedrale del Salvatore. Una chiesa nuova (1994) ma molto bella sia internamente, ricca di dipinti ed affreschi, che esternamente, bianchissima con cupole color oro e statue bronzee sulla facciata. Sovrasta una collina ed il panorama sulla città antica è sublime. Proseguiamo per le strade pedonali del centro indicateci dalla cartina. Una è ricca di ristoranti e luoghi di ristoro, nell'altra spiccano negozi di grandi stilisti soprattutto italiani e francesi. Birra in un locale “in” della zona (Rb 280), sicuramente da evitare, poiché caro e con disponibilità soltanto di birre irlandesi e tedesche, crepe con marmellata di mirtilli, giretto per centri commerciali e passeggiata in Ul. Nova Arphat con i suoi grattacieli ed i locali più americani che si possono immaginare. Bello il cammino di questa città verso il futuro ed il lontano amico/nemico di sempre, l'America. Cena in un locale di Kebab nella via pedonale ed in albergo alle 22.00 stanchi sfiniti ma ricchi di cose da raccontare. Abbiamo deciso di trattenerci ancora un giorno a Mosca per dedicarci ad un approfondimento della visita.
Le grandi città russe sono costose per dormire e mangiare, quasi ai nostri livelli, soprattutto per noi turisti. I russi sono scorbutici e maleducati. Non aiutano se hai bisogno di informazioni e non salutano e ringraziano mai.
Grande iniziativa portarsi un paio di sandali per girare la città. Impossibile camminare tutte queste ore con gli stivali da moto !!!
Giovedì 11/08/2005 – Mosca – Km 0

Giro per le stazioni del metrò. Con un unico biglietto (Rb 13) abbiamo girato per le stazione più famose della metro moscovita. Mosaici, vetri, lampadari, statue e ornamenti rendono le stazioni dei veri e propri monumenti. Molto affollata, ma facile da girare! Le più belle Ploscad Revoljucij e Majakovskaia.
Usciti dal metrò ancora il diluvio fino al primo pomeriggio quando finalmente è tornato il sole. Giro per negozi e bancarelle per acquistare gli ultimi souvenirs. Rientro in albergo per riposare ed organizzare la partenza da Mosca. Cena sempre in Ul. Arphat e a nanna presto.
Mosca è una bella città, ma due/tre giorni sono più che sufficienti per vedere le attrazioni principali. Attenzione all'acquisto dei souvenirs, da un venditore ad un altro ci sono differenze di prezzo esagerate. Contrattare sempre, soprattutto alle bancarelle.
N.B. Non si trovano patch ...
Venerdì 12/08/2005 – Mosca/San Pietroburgo – Km. 748
Giornata dedicata all'Armata Russa. La mattina presto per scattare una foto in Piazza Rossa con la moto, siamo stati fermati e ripresi da un poliziotto super incazz... che ci ha preso i dati del passa porto e della moto, ci ha urlato in faccia qualcosa e poi finalmente ci ha lasciati andare continuando a rimproverarci malamente!!
In mattinata multa a 160 Km da S.Pt per supera-mento del limite di velocità (79 Kmh anziché 60)! Inizialmente ci sono stati chiesti 1000 Rb, poi, trattando un po' siamo riusciti a liberarci con 500 Rb e le raccomandazioni di rispettare i limiti !
La decisione di fermarci a dormire a Novgorod è stata modificata, infatti, visto il traffico ragionevole, abbiamo deciso di arrivare direttamente a S.Pt per sfruttare tre giorni pieni in questa città, a detta di tutti, così affascinante.
Arrivo in centro alle ore 18,00 sotto una pioggia scrosciante. Unico pensiero trovare velocemente un albergo, ma, non ci sono insegne di hotel e le strade sono indicate soltanto con scritte in cirillico. Dopo lungo girovagare e varii tentativi andati a vuoto, finalmente alle 20,00 ci siamo sistemati nella suite dell'Hotel Smolniskaya al prezzo di 3100 Rb a notte. Considerando che siamo a S.Pt e che gli altri hotel ne chiedevano almeno 4500 a camera, ci riteniamo fortunati e non cerchiamo oltre. Una camera enorme, con tanto di salotto, bagno, antibagno ... stile russo, ma molto spaziosa e pulita!
Cena in albergo con pork e patate e via a letto stanchi morti. Qui fa buio verso 00.00, quindi il tempo per girare non mancherà.
La strada tra Mosca e S.Pt è oscena. Si alternano tratti di buon asfalto a buche e dossi, interruzioni a non finire, strade a doppie corsie con limiti di velocità a 60 Kmh e poi tanti tanti tanti posti di blocco con pistole laser. Inutile discutere o provare a spiegare che non ci sono cartelli che indicano i limiti di velocità, conviene pagare e proseguire. I poliziotti chiedono una cifra per ottenerne almeno la metà, non compilano la multa e si mettono i soldi in tasca. Si trovano ovunque più o meno visibili, dietro i cespugli, le curve, i baracchini del bus o nel centro strada. Conviene stanziare una cifra per le multe, è difficilissimo scamparla!!! Fortuna che si accontentano di poco, 500 Rb (€uro 14,50) per una velocità è sicuramente una cifra ragionevole!!
Le strade sono pericolose soprattutto se piove, sembra di viaggiare sull'olio.
I distributori funzionano in mille modi diversi:
  •  paghi comunicando i lt che vuoi
  • paghi comunicando i Rb che vuoi
  • fai benzina e poi paghi (solo vicino alla dogana)
  • paghi i litri, tiri una manovella sul distributore e fai benzina (nelle stazioni di servizio più vecchie)
I russi, soprattutto i moscoviti, sono maleducati e scortesi. Se chiedi informazioni fanno finta di non sentirti e non rispondono. Parlano esclusivamente russo anche se possono sapere un po' di inglese. Non salutano, non ringraziano ... sono davvero inospitali !!
A S.Pt la situazione è sicuramente diversa. Siamo stati aiutati nella ricerca delle strade da persone che si sono fermate volontariamente accompagnandoci addirittura fino all'incrocio dove dovevamo svoltare.
Le contraddizioni continuano belle evidenti, capanne e carretti contro Mercedes e Ferrari.
N.B. Abbiamo dovuto rinunciare ad un garage per la moto. Non esistono alberghi con hotel se non in quelli costosissimi.
Sabato 13/08/2005 – St. Pietroburgo – Km. 0
Giornata dedicata alla visita di S.Pt. Partenza ore 9.00 sotto la pioggia, dopo una misera colazione in albergo. La prima visita è dedicata alla Fortezza dei SS. Pietro e Paolo, senza tralasciare una breve sosta all'Incrociatore Aurora. La Fortezza venne costruita da Pietro il Grande nel 1703 ed è caratterizzata da alte mura con i suoi bastioni e la Basilica, dove sono custodite le tombe di Pietro il Grande e degli altri Zar di Russia. Ben curata ma niente di speciale! Preseguiamo verso l'Hermitage attraversando ponti e percorrendo strade che corrono lungo la Neva, l'enorme fiume cittadino. Questo è uno dei più grandi musei del mondo composto da cinque palazzi storici, tra cui il Palazzo d'Inverno, residenza degli Zar di Russia. Siamo entrati alle 12.00 (Rb 350 + Rb 100 x le foto) senza fare fila e vi siamo rimasti fino alle 15.00 visitando le sale di artisti italiani, tra cui Leonardo da Vinci, Raffaello e Tiziano, oltre a quelle degli impressionisti, Matisse, Picasso, Rembrandt ed altri. Il museo contiene oltre tre milioni di opere tra dipinti, sculture, arazzi e affreschi. E' affascinante e coinvolgente attraversare le sale espositive con pavimenti, lampadari, soffitti, colori e colonne che le rendono maestose e ricchissime. Davvero uno sfarzo ed un lusso esagerato!!! Molti turisti, ma grazie all'ampiezza del museo, le sale appaiono comunque libere e spaziose. All'uscita dal museo la fila delle persone che aspettavano di entrare era lunghissima, ci siamo sentiti molto fortunati!! Giretto e foto nella Piazza del Palazzo con la sua enorme mole, gli archi e la statua altissima posta al centro tra l'Hermitage ed il Palazzo d'Inverno. Proseguiamo il giro della città per visitare la Cattedrale del Salvatore del Sangue Versato. Questa bellissima chiesa, caratterizzata da cupole a cipolla e facciata multicolore fu eretta nel punto in cui lo Zar Alessandro II venne ucciso da terroristi. Posta su un canale della Neva assomiglia molto alla Basilica
di San Basilio a Mosca, ma, si presenta ancora più ricca e curata nei dettagli. I mosaici sono bellissimi !!! Purtroppo non siamo entrati a causa di una lunga fila di turisti presente alla biglietteria. La guida indicava che l'interno di questa chiesa è ricchissimo di opere, mosaici, affreschi, icone e altre preziosità.
Camminata lungo la Nevski Prospect, il più famoso viale della città, con i suoi negozi, giardini, ponti, pedoni ed auto !!!
Acquisti presso un market sulla Nevski Prospect per cenare nella nostra suite e via verso l'albergo che abbiamo raggiunto soltanto dopo un'ora di girovagare. Infatti, mentre nella mappa della città che avevamo le strade erano indicate con le nostre lettere, nella realtà tutto era scritto in cirillico. Una tragedia !!!
Oggi è stata davvero una giornata fredda. Nonostante il pile e la tuta antipioggia ho battuto i denti tutto il giorno!!
Domenica 14/08/2005 – Dintorni di St. Pietroburgo – Km 150
Giornata dedicata alla visita dei castelli fuori S. Pietroburgo. Un'odissea per trovare prima Puskin e poi Peterhof. Non ci sono indicazioni di nessun tipo e anche le strade extra-urbane non sono segnalate con i numeri che riportano le cartine stradali. Dopo aver chiesto varie informazioni e superato numerosi posti di blocco siamo arrivati al Palazzo di Pushkin (Tsarskoye Selo) famoso soprattutto per il Palazzo di Caterina. Ingresso Rb 500 +100 per le foto, parcheggio custodito Rb 50. Il palazzo è un monumento affascinante dell'architettura dell'arte mondiale dei secoli XVIII-XIX. Azzurro, bianco ed color oro, è circondato da 600 ettari di parco sul quale si trovano oltre cento monumenti artistici. Per entrare ci hanno fatto indossare le babbucce di protezione ed unito ad un gruppo russo fai-da-te. Nonostante la nostra richiesta e quella di altri turisti europei di ottenere una guida che parlasse almeno inglese, ci siamo sorbiti la descrizione delle sale del palazzo esclusivamente in lingua russa. Comunque bellissimi elementi decorativi, mobili, dipinti russi ed europei, collezioni di porcellane, ambra e sculture. Peccato la visita si limiti soltanto ad alcune delle stanze del palazzo: la sala da ballo, la cucina, lo studio ed un altro paio di stanze ricche di quadri e tappeti. La ciliegina sulla torta è sicuramente la famosa “Sala d'Ambra” dove è assolutamente vietato fotografare e fare riprese ma che resta impressa nella memoria per il suo calore e la sua originalità. Sinceramente un po' caro il biglietto pagato per vedere in pratica una stanza, ma siamo in Russia e siamo turisti, è il massimo che possiamo pretendere!!
Ripartiamo per raggiungere Peterhof (Petrodvorets) e le sue fontane e dopo un'ora e più di giri per S. Pt. e dintorni siamo riusciti ad arrivare in questo gioiello dell'arte russa. Una città di parchi, palazzi e fontane che nel passato veniva utilizzata come residenza degli Zar di Russia. Ingresso Rb 300 per visitare soltanto il giardino, ma è davvero bellissimo. Il giardino Verkhniy ed il parco Nizhniy, sono autentici capolavori di progettazione ed includono oltre 150 fontane e 4 cascate monumentali. Diecimila turisti di tutte le nazionalità, ma davvero un luogo da non tralasciare. Fontane ovunque che zampillano in tutte le direzioni, statue dorate, canali e ponti. La fontana sul retro del palazzo è maestosa e ricca di statue e giochi d'acqua. Concluso il giro nel parco siamo rientrati in St. Pt ormai pratici (o quasi) delle strade cittadine. Spesa al market vicino all'albergo e cena in camera.
Abbiamo deciso di rinunciare a vedere l'apertura notturna dei ponti poiché non ce la siamo sentita di girovagare di notte per la città.
Lunedì 15/08/2005 – San Pietroburgo – Km 0
Ultimo giorno dedicato alla visita della città. Partenza dall'albergo alle 9.15 e rientro alle 17,00 ... tutto a piedi e con poche soste !!
Passeggiata nel parco del Palazzo d'Estate praticamente soli (la città si sveglia intorno alle 10,00) fino a raggiungere il piccolo palazzo, umile ma molto carino. Non siamo entrati perchè non disponevamo di rubli e perchè ne avevamo abbastanza di palazzi e castelli, ma forse era il più interessante e reale da visitare. Proseguiamo nel Campo di Marte, giardino con piazza adiacente dove una fiamma brucia perennemente in memoria dei rivoluzionari russi. Ancora a passeggio lungo la Neva ed i suoi canali per giungere all'Ammiragliato e alla vicina chiesa di San Isacco. Questa costruzione, uno dei monumenti architettonici più splendidi del XIX secolo, è stata in passato la cattedrale principale della capitale russa, in grado di ospitare fino a 10000 persone. Ornata da 112 colonne in granito, ognuna pesante 114 tonnellate, e da circa 400 rilievi e sculture in bronzo è stata costruita su pali in legno conficcati nel terreno onde evitare lo sprofondamento. Maestosa ed enorme, è stato impossibile entrarvi a causa della lunga fila di turisti accalcati all'ingresso. Oggi, lunedì, l'Hermitage è chiuso e così gran parte dei gruppi sono a giro per visitare altri monumenti.
Ancora una passeggiata lungo i canali, Moika e Griboyedova, che caratterizzano questa città ricca di corsi d'acqua e giungiamo alla Cattedrale di S. Nicola, dedicata ai marinai. Azzurro pastello e bianca è adornata da putti alati e raggi solari. L'interno è ricco di cornici dorate, dipinti ed icone. Le preghiere continuano nonostante la visita dei turisti che comunque sono silenzioni e composti.
Stanchissimi decidiamo di tornare verso la Nevski Prospect passando per Piazza Sennaya, il quartieri più antico di St. Pt dove bancarelle, venditori ambulanti, negozi, bar e ristoranti animano l'atmosfera cittadina. Pranzo veloce da Mc Donald's, birra e gelato nella strada più viva ed affollata della città e rientro in albergo per la cena. Il tempo è stato buono e questo giro finale per la città ci ha dato la possibilità di godere fino in fondo di alcuni scorci e prospettive che non avevamo avuto occasione di notare prima.
St. Pt è molto bella, elegante nella sua immensità, ordinata anche se caotica e super trafficata. Il fiume scorre lento e ovunque guardi c'è l'acqua che ti culla trasmettendo tranquillità. Bei parchi, bei palazzi, belle costruzioni. Un mix tra Venezia e Firenze che, a nostro parere però, non riesce ad eguagliare.
Domani partiremo dalla Russia per raggiungere Tallin in Estonia ... finalmente si torna in Europa unita e dopo una settimana tra i russi non vediamo l'ora !!!!
Martedì 16/08/2005 – St. Pietroburgo/Tallin – Km 410
Partenza ore 8,00 e finalmente, dopo 1 ora e ½ siamo riusciti ad imboccare la M11 in direzione Tallin. Poche indicazioni e nessun aiuto, girare per queste città è davvero difficile !!! Arrivati alla frontiera, abbiamo impiegato un'ora per passare il confine dopo controlli su controlli, facce burbere ed espressioni sospette. Entrati in Estonia l'atmosfera è cambiata improvvisamente. Informazioni dispensate con il sorriso, paesi vivaci e puliti ed un paesaggio fino a Tallin davvero splendido. Abbiamo attraversato campi di grano, prati verdissimi, boschi di abeti, costeggiato il mare e oltrepassato paesi colorati con abitazioni in legno o palazzine molto curate. Auto nuove e strade con asfalto ottimo. Giunti a Tallin ci siamo subito messi alla ricerca di un albergo dove passare la notte ma dopo ben quattro rifiuti, perchè completi, ci siamo trovati costretti ad accettare una camera con sauna annessa, in un bellissimo albergo 4 stelle dove abbiamo speso la bellezza di € 115,00 (Eek 1800). L'albergo si trova a soltanto 300 mt dal centro storico, dove ci siamo diretti immediatamente. Bellissima!!! Tallin è meravigliosa!!! Circon-data da mura e torri dai tetti rossi ed aguzzi, è ricca di strade con ciottoli e abitazioni dai colori pastello. La piazza centrale è il fulcro dalla quale partono le vie cittadine. Molti i punti panoramici con vista sulle torri e sulle guglie delle chiese, molto semplici e con campanili altissimi. Negozietti, bar e locali si trovano ovunque ma senza ingombrare e ben collocati in questa città piccola ma graziosa. Cena in un pub con un'ottima bistecca alla messicana e naturalmente birra locale (Eek 295 tot). Ancora un giretto per la città e rientro forzato in albergo a causa della pioggia che ha iniziato a scendere con sempre più convinzione. Sauna, cena e a nanna pronti per ripartire verso Riga.
La periferia di Tallin è piccola e con bei palazzi. La zona limitrofa al centro storico è moderna e ricca di grattacieli in vetro. Le strade sono indicate con targhe enormi ed è facile trovare le insegne degli hotel.
Mercoledì 17/08/2005 – Tallin/Riga – Km 341
Sveglia ore 7,30, ricca colazione e via alla ricerca del circuito cittadino dove si trova la lapide posta in memoria del mitico Joey Dunlop, pilota irlandese qui deceduto durante una gara nel 2000.
Fabio, grande fan del pilota, si è emozionato alla vista della foto del suo beniamino, le dediche, le targhe ed i memorials a lui dedicati. Il tutto in un bosco molto bello e rigoglioso attraversato da questa strada che una volta l'anno si trasforma in un circuito motociclistico molto pericoloso ma anche molto affascinante.
Partenza in direzione Riga alla quale siamo giunti attraversando prati, fattorie, boschi sotto un cielo azzurro ricco di nuvole bianche che sembrano di panna montata. Arrivo alla dogana estone alle ore 12,00 e dopo un'ora e mezzo di attesa siamo riusciti a lasciare l'Estonia ed entrare in Lettonia. Incredibile la fila di auto e camper che si era formata in attesa di superare il confine tra due paesi Cee ormai da più di un anno. Ripartiamo per la Via Baltica che sarebbe molto bella se non fosse tutta in rifacimento. 500 mt e fermi per traffico alternato, altri 500 e di nuovo fermi, tutto questo per un totale esagerato di km con noia e stress. Il trasferimento di oggi doveva essere una passeggiata ed invece si è trasformato in un viaggio senza fine. Bella anche la parte Lettone della Via Baltica che costeggia il mare, la spiaggia e i boschetti di abeti. Arrivati a Riga alle 16,00, dopo varii tentativi andati a vuoto, abbiamo trovato un albergo grazie al tourist information. A circa 20 min a piedi dal centro storico, oltre il fiume, Hotel Sesame, un hotel nuovissimo e economico (Lat 45 - €uro 65). Finalmente una cifra adatta alle nostre tasche!!
Chiusa la moto con i soliti mille lucchetti, lasciate le tute ed indossati i nostri pantaloni preferiti (gli unici che ci siamo portati) ci siamo diretti in centro con il bus (n 10 e n 12). Primo breve giretto per il centro poi la fame ha avuto la meglio ed abbiamo deciso di gustare una pizza con relativa birra al modico prezzo di Lat 7,80 totali (€uro 11,00). Ripreso il giro del centro storico abbiamo visitato la Piazza del Duomo, il Municipio e le strade cittadine ricche di begli edifici adorni e tipici dell'Art Novue qui importata dai tedeschi.
Girellando per i vicoletti abbiamo trovato un locale particolarissimo in stile medievale con un'atmosfera molto intima e coinvolgente. Camerieri con abiti dell'epoca, luce di candele e musica del periodo. E' un locale speciale, da vedere assolutamente!! Rozengrals Restaurant – Rozena 1 - Riga
Rientro a piedi in hotel e a nanna presto. Bella giornata !!
Giovedì 18/08/2005 – Riga/Varsavia – Km 774
Giornata di trasferimento in direzione Praga.
Partenza ore 9,00 con un bel sole. Facile uscire da Riga, con poco traffico e molte indicazioni stradali. Passaggio in dogana tra Lettonia e Lituania molto veloce e senza soste. Strada facendo ci siamo fermati a Silaiulai, la collina delle croci. Molto suggestiva, luogo davvero particolare. Milioni di croci di tutte le dimensioni, forme e materiali, unite in questo luogo di culto visitato da pellegrini o semplici turisti. Anche il passaggio in dogana tra Lituania e Polonia non ha presentato problemi o perdite di tempo.
Le strade in Polonia sono piene di lavori, ma questo lo sapevamo già. Passato il centro di Varsavia ci siamo fermati in un hotel lungo la strada per trascorrere la notte e ripartire comodamente l'indomani. L'hotel è nuovo, molto carino ed anche economico.
Venerdì 19/08/2005 – Varsavia/Praga – Km 608
Partenza ore 8,30 arrivo ore 15,20. La strada è lunga e pericolosa, con lavori, tanto traffico e molto noiosa se non per alcuni tratti dove il panorama è davvero bello. Il tratto di strada tra il confine tra Polacco e quello ceco è tipico delle zone alpine, con piste da sci di fondo, boschi di abeti, colline verdi e colori molto intensi. Il tempo è stato buono tutto il giorno, sole pieno per tutto il tragitto. Alla frontiera non hanno fatto grandi storie, solo un'occhiata al passaporto. Arrivati a Praga abbiamo trovato subito un hotel molto carino vicino al centro. Sistemata la moto ed i bagagli, gambe in spalla e gia verso la torre dell'orologio astronomico, dove ci siamo incontrati con mia sorella e suo marito anche loro in vacanza a Praga. Abbiamo fatto un primo giretto per la città fino all'ora di cena che abbiamo consumato in un locale tipico praghese con tavoli e panche di legno lontano dal turismo e dal caos. La serata è terminata nel ristorante dove era a cena mia sorella con il suo gruppo e dove abbiamo potuto assistere a balli e canti tipici del luogo ... un po' troppo turistico per i nostri gusti, ma è stata comunque una serata speciale !!
Sabato 20/08/2005 – Praga – Km 0
Intera giornata dedicata a scoprire le meraviglie di Praga. Venti minuti di cammino fino al centro da dove è iniziato il tour con visita al Castello, il vicolo d'oro, Piazza S. Veceslao, l'orologio astronomico, Ponte Carlo, etc etc ... Praga è sempre una bellissima città. Peccato i milioni di turisti che la invadono otturando vicoli, ponti, negozi, etc.
Le case sono monumenti, le chiese ed i ponti completano l'opera.
Ci siamo riposati in riva al fiume, all'interno di un parco, su due sdraie in legno a guardare le barche che passavano. Ancora a giro per la città alla ricerca di strade poco affollate.
Abbiamo trovato vicoli e parchi quasi sconosciuti alla massa e ci siamo mescolati ai praghesi piuttosto che ai turisti.
Cena in un locale sotterraneo con un piatto enorme a base di carne e verdure miste, buonissimo !!
Rientro in albergo con il taxi e stanchi morti a nanna dopo una bella doccia ristoratrice.
Domani ultimo giorno da turisti poi si rientra in Italia ... Sigh ! Sigh !
Domenica 21/08/2005 – Praga – Km 0
Altra giornata a giro per Praga ed i suoi begli edifici. Bella giornata di sole!
Ultimi acquisti di souvenirs e ricordi varii. Nel pomeriggio il cielo si è rannuvolato ed una pioggia copiosa ha sostituito il bel sole che illuminava questa città meravigliosa!!
Praga è davvero bella, forse la città più bella che abbiamo visto durante tutto il viaggio. Ogni edificio è un monumento, le persone sono gentili, le strade pulite e l'atmosfera serena nonostante la folla.
Siamo felici di avere lasciato per ultima la visita a questa capitale, comoda per il rientro in Italia e ricca di belle atmosfere da ricordare.
Lunedì 22/08/2005 – Praga/Prato – Km 1050
Km, Km e Km ... un viaggio lunghissimo soprattutto a causa delle condizioni atmosferiche che ci hanno accompagnato per tutto il tragitto di rientro verso casa !!
Le strade sono veloci, scorrevoli, sicure e con eccessi di velocità quasi assenti, ma una pioggia violentissima ci ha sorpreso a metà Germania e ci ha lasciati soltanto all'arrivo in Italia.
Un vero e proprio diluvio che costringeva le auto a fermarsi sulla corsia di emergenza a causa della bassa visibilità. Fabio ha guidato imperterrito senza fermarsi se non per fare il pieno di benzina e mangiare un panino, gocciolanti e bagnati come pulcini.
Per il resto del tragitto il viaggio è passato velocemente e senza intoppi. Siamo arrivati a casa nel tardo pomeriggio felici di un viaggio iniziato con qualche difficoltà ma finito nel migliore dei modi ...
A L B E R G H I:

  • Austria – Furnitz – Privatzimmer Haus Wulz, Lederer Siedlung 36 - €uro 43,00 camera + colazione – Teleofono 0043/4257/2021
  • Slovacchia – Bratislava – Hotel Chez David***, Zamockà 13 - €uro 78,00 camera con aria condizionata + colazione + parcheggio custodito – recepcia@chezdavid.sk Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
  • Polonia – Cracovia – Hotel Fortuna***, ul. Czapskich 5 - €uro 75,00 camera + parcheggio interno - info@hotel-fortuna.com.pl Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo – www.hotel-fortuna.com.pl
  • Polonia – Bielskobiala – Magura Hotel Orbis***, ul. Zywiecka 93 – magura@orbis.pl Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
  • Polonia – Varsavia – Hotel Gromada**** – Plac Powstancow Warszawy 2 - €uro 70,00 camera + €uro 8,00 parcheggio coperto e custodino annesso – domchlopa@gromada.pl Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo -
  • Lituania – Vilnius – Hotel Congress****- €uro 87,00 la camera + colazione + parcheggio custodito – info@congress.lt Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo – www.congress.lt
  • Russia – VilikieLuki – Hotel ooo Apka** - €uro 48,00 camera + colazione + parcheggio coperto e custodito
  • Russia – Mosca – Hotel Belgrad*** – Smolenskaya Str. 8 – Euro 84,00 camera senza colazione + €uro 5,00 al giorno parcheggio custodito annesso – hotel@hotel-belgrad.ru Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo – www.hotel-belgrad.ru
  • Russia – San Pietroburgo – Hotel Smolniskaya***, 22 Tverskaya - €uro 96,00 camera + colazione + €uro 3 custodia della moto – Telefono 007/812/5767091
  • Estonia – Tallin – Hotel Metropol****, Mere Pst. 8B - €uro 115 camera + colazione – booking@metropol.ee Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo – www.metropol.ee
  • Lettonia – Riga – Hotel Sesame***, Mukusalas Iela 56 - €uro 65,00 camera + colazione – info@hotelsesame.lv Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo – www.hotelsesame.lv
  • Polonia – Periferia di Varsavia – Hotel Palatium**, Ul. Przy Trasie 6 – Zabia Wola - €uro 48,00 camera + colazione – palatium@hot.pl Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo – www.palatium.home.pl
  • Repubblica Ceca – Praga – Hotel Triska***, Vinohradska 105 - €uro 68,00 camera + colazione + parcheggio chiuso – info@hotel-triska.cz Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo – www.hotel-triska.cz

B E N Z I N A:
Austria - €uro 1,10 per litro Colazione da McCafè (attenzione in Russia costa + la colazione del pranzo) e via verso il Mausoleo di Lenin. Un'ora e mezzo sotto la pioggia prima di entrare, poi finalmente l'ingresso al mausoleo. Tutto in marmo nero, super sorvegliato, con il povero Lenin imbalsamato in una teca di vetro super illuminata. E' permesso soltanto passare velocemente, senza soffermarsi o fare commenti. Non sono ammesse né macchine fotografiche o telecamere né zaini. Si lascia tutto ad un deposito, naturalmente a pagamento, e si ritira il tutto all'uscita dal Mausoleo, solo dopo aver attraversato esternamente la Piazza Rossa completamente transennata fino all'orario di chiusura del monumento dedicato a Lenin. Dietro il mausoleo si trovano le tombe di famosi personaggi russi (Stalin, Gagarin, etc). Partenza ore 8,30 direzione Mosca. Come già detto la N9 è una tragedia! Asfalto osceno, desolazione assoluta, distributori pochi, paesi meno! Strada alberi, alberi e strada per km 350. La situazione migliora un pò a circa 150 km da Mosca dove si cominciano a trovare tratti di strada con asfalto nuovo, paesi con palazzi anziché capanne e qualche segno di civiltà!Partenza ora locale 8,30, sotto una pioggia battente che ci accompagnati fino a 30 km dal confine russo. Abbiamo deciso di fare autostrada fino a Uteg e proseguire per strade statali con l'intento di evitare lavori ed interruzioni continue!
  •  
  • Slovacchia - €uro 1,00 per litro
  • Polonia - €uro 1,08 per litro
  • Lituania - €uro 0,86 per litro
  • Lettonia - €uro 0,87 per litro
  • Estonia - €uro 0,84 per litro
  • Russia - €uro 0,49 per litro
  • Rep. Ceca - €uro 0,99 per litro

V A L U T E:
  •  Slovacchia – 1 Korona = €uro 0,04
  • Polonia – 1 Sloty = €uro 0,25
  • Lituania – 1 Lita = €uro 0,29
  • Lettonia – 1 Lat = €uro 1,45
  • Estonia – 1 Korona = €uro 0,06
  • Russia – 1 Rublo = €uro 0,03
  • Rep. Ceca – 1 Korona = €uro 0,032

  




Norvegia e Capo Nord










Un magnifico viaggio con destinazione classica, il punto più settentrionale d'Europa. Capo Nord, il punto di arrivo con un itinerario che da Oslo si snoda in un contesto di acqua, isole, cascate, città, villaggi, montagne e strade spettacolari che riservano ininterrottamente scenari mozzafiato.
Lo studio dell'itinerario da percorrere è iniziato almeno tre mesi prima. Grazie a viaggi rilevati da internet, guide, riviste e depliants ricevuti dagli uffici turistici, siamo riusciti ad effettuare un viaggio davvero vario e affascinante.
Siamo partiti io, Sabrina, il pilota nonché mio fidanzato, Fabio e il nostro "motorino" come chiamiamo scherzosamente la nostra nuova moto BMW R850R.
Qualche giorno prima della partenza abbiamo fatto il tagliando, cambiato le gomme e preparato la moto al lungo viaggio che ci aspettava. L'abbigliamento selezionato per il viaggio è "entrato" tutto nelle borse laterali, una borsa posizionata sul portapacchi posteriore conteneva cibo e oggetti varii per cucinare, sopra a questa un borsone con tenda, brandine e sacchi a pelo ed ultima, la borsa da serbatoio, con gli oggetti di uso "veloce" : tute antipioggia, attrezzi per la moto, macchina fotografica, diario di bordo, etc etc ...

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Itinerario
Prato / Hermsdorf (230 Km prima di Berlino)
Hermsdorf / Rostock - Rostock / Gedser - Gedser / Copenaghen (Danimarca)
Copenaghen / Oslo (Norvegia)
Oslo / Bergen
Bergen / Eisdal
Eisdal / Asen
Asen / Moskenes (Isole Lofoten)
Moskenes / Sorvagen
Sorvagen / Capo Nord / Oldfjord
Oldfjord / Rovaniemi (Finlandia)
Rovaniemi / Uppsdal (Svezia)
Uppsdal / Stoccolma
Stoccolma / Trelleborg / Rostock (Germania)
Rostock / Monaco
Monaco / Prato

Periodo dal 31.07.2004 al 17.08.2004 - Totale Km. 9.800
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Sabato 31.07.2004 - Prato/Hermsdorf (D) - Km 1.051

Partenza h. 6.45 . viaggio di trasferimento in direzione
Rostock dove ci attendeva il traghetto per la Danimar-
ca. Un bel sole ci ha accompagnati per tutto il viaggio.
I Km percorsi sono stati tanti, ma il tempo è passato
velocemente. Il traffico è risultato scorrevole nono-
stante un incidente incontrato nei pressi di Ronco-
bilaccio e rallentamenti varii per lavori in corso lungo le
autostrade tedesche. Le soste per i rifornimenti di
benzina e per il pranzo sono state le uniche fermate
effettuate durante tutta la giornata fino a raggiungere
Hermsdorf, un piccolo paese a 230 Km da Berlino dove
abbiamo deciso di fermarci per la notte. Ci siamo sistemati in una graziosa Gasthaus (Zur Linde - Alte Regensburger Str. 45 - ? 50,00 camera doppia + colazione) con tan-to di ristorante dove abbiamo cenato con un ottimo piatto a base di snilzen, funghi e crocchette (? 10,00 cad). Appena raggiunto il paese abbiamo avuto la fortuna di as-sistere ad una sfilata di Traband, le auto tedesche usate fino a pochi anni fà nella Germania dell'Est. Colori sgargianti, clacson festosi, bandiere e tanta allegria riempivano le strade di queste paesino tipico delle foreste tedesche.
Purtroppo la stanchezza ha cominciato a farsi sentire, le forze non erano più molte e l'indomani ci aspettava un'altra lunga giornata di spostamenti, così abbiamo decidiso di andare a letto presto e poi . letti comodissimi e piumoni morbidissimi ci aspetta-vano, come resistere .

Domenica 01.08.2004 - Hermsdorf (D)/Copenaghen (DK) - Km. 585 + 2' Traghetto

Sveglia ore 6.30 . sistemazione bagagli e partenza ore 7.00 in direzione Rostock . continuano i lavori sulle autostrade tedesche, è incredibile quante strade siano in fase di ampliando o miglioramento. Arrivo a Rostock (Km 430) ore 11.30, giusto in tempo per il traghetto che ci ha portati a Gedser in Danimarca.
Imbarco ore 12.00, arrivo previsto ore 14.00. Due ore impiegate pranzando (hot dog e birra), aggiornando cartine ed itinerario e valutando dove fermarsi per la notte. Il sole ha continuato a viaggiare con noi anche se già dal mattino ho indossato il mio pile leggero.
Sbarcati dal traghetto ci ha accolto la prima pioggia del nostro viaggio. Un acquazzone incredibile ci ha accompagnati fino a 80 Km prima di Copenaghen. E questo è soltanto l'inizio . Tute antipioggia e via impavidi alla ricerca di un campeggio dove siamo rimasti per due notti. Abbiamo deciso di fermarci a circa 16 Km dalla città, località Iskoj, presso il Camping Tangloppen (? 20 a notte), rivelatosi poi un buon campeggio ma con servizi igienici scadenti. Alla reception ci hanno informati che per raggiungere il centro di Copenaghen c'è un treno, a 15" di cammino dal camping, che ci porterà diretti alla stazione principale in poco più di 10".
Piazzata la tenda e sistemato il tutto abbiamo preparato la prima di una lunga serie di cene a base di minestre liofilizzate e stuzzichini varii. Siamo partiti attrezzati con tanto di fornello, tegamino, piatti, bicchieri e tante tante buste di pasta liofilizzata. Al contrario di quanto pensavo, da buona cuoca quale sono, le minestre in busta non sono poi tanto male . anzi . e sono un ottimo rimedio per risparmiare un bel po' di soldini !!
Intanto il cielo è tornato azzurro anche se tirava un leggero venticello che rendeva l'aria frizzante ma piacevole. Unico neo le zanzare, a frotte, che sembravano insensibili ai chili di Autan che ci siamo spruzzati. Mah, speriamo bene !!!

Lunedì 02.08.2004 - Copenaghen - Km. 0

Giornata interamente dedicata alla visita di Copenaghen. Meritato riposo per il nostro "motorino" ma non tanto per i nostri piedi . il tutto inizia con il km e mezzo circa che ci divide dalla stazione dei treni da dove partiamo per raggiungere il centro città. Pochi minuti e siamo alle porte del Giardino di Tivoli, storico parco divertimenti, situato a pochi passi dal Municipio e dallo Stroget, la zona pedonale più lunga del mondo ricca di negozi, vetrine, bar e ristoranti il tutto in un'atmosfera molto rilassata. Al termine di questa lunga passeggiata arriviamo al Quartiere di Nyhavan, il vecchio porto, sicuramente la zona più affascinante della città. Molto pittoresche le case a timpano dai colori sgargianti che un tempo ospitavano i marinai al rientro dai loro viaggi, oggi adibite a bar, ristoranti e caffè alla moda. Ancora una passeggiata tra strade cittadine, parchi e lungomare per raggiungere la tanto famosa Sirenetta. Su uno scoglio, in mezzo al mare, ha l'aria triste e solitaria nonostante l'assalto dei turisti che si fanno fotografare in mille posizioni con lei sullo sfondo. Negli anni passati è stata più volte decapitata, dipinta, rovinata . ma ogni volta i restauri l'hanno riportata alla sua dolcezza e vulnerabilità. Ore 12.00 . il cambio della guardia a Palazzo Reale, Amalienborg, dove centinaia di turisti si accalcano per assistere a quella che per noi è cosa assai particolare. Fa molto caldo, ma questo non scoraggia i visitatori che curiosi seguono la parata militare che avanza e si scambia ordini, disposizioni e postazioni. Breve sosta per il pranzo da Mc Donald . quale soluzione migliore? Veloce, economico e . non buono, ma si lascia mangiare! Il tempo di un hamburger ed una coca (? 10,00) e siamo di nuovo a giro per questa affascinante città. Prossima tappa il Quartiere di Cristiania . io, nonostante i piedi che mi fumano, ho anche il coraggio di sbagliare strada!! E qui interviene il pilota, nonché grande interprete di cartine che prima ritrova la retta via e poi mi cede i suoi stivali impietosito dalla mia disperazione. Che sollievo . adesso sì che possiamo entrare nel quartiere dei "figli dei fiori" o meglio, di quello che resta di loro. Murales, giardini, bancarelle, incenso. Una vecchia base militare trasformata in un pezzo di mondo speciale senza auto né smog. Atmosfera tranquilla e festosa, peccato non si può fotografare. Il giro della città termina con la camminata che ci riporta alla stazione centrale durante la quale abbiamo costeggiato Christianborg ed i suoi canali, Tivoli e le enormi strade che caratterizzano questa bella città. Poco traffico, tante biciclette, tutto ordinato, enorme, pulito. Alle 13.30 il termometro segnava 31°, ma il venticello rendeva l'aria fresca e ben tollerabile. Non siamo riusciti a vedere tutto di Copenaghen, ma vi assicuro che se siete dei buoni camminatori, come lo siamo stati noi, in un giorno riuscirete a visitare le zone ed i monumenti più importanti di questa capitale, grande, ma costruita a misura d'uomo, con tanto verde e tanta acqua.
Siamo rientrati in campeggio stanchi morti e dopo una doccia energizzante ed una cenetta rifocillante, ci siamo addormentati senza neppure il tempo di preparare un buon caffè.

Martedì 03.08.2004 - Copenaghen/Oslo - km 654

Sveglia ore 7,00. la frenesia di arrivare in Norvegia non ci ha lasciati dormire e così ben presto ci siamo trovati sul Ponte Malmo in direzione Svezia. Percorso il ponte, sono ben 16 km tra tunnel sotterraneo, isola artificiale e ponte (pedaggio ?16,80 - Dkk 125 ) siamo arrivati in Svezia dove ci siamo immersi in panorami caratterizzati da boschi, prati e casette in legno colorato. Il tempo abbastanza buono ci lasciava ben sperare per tutta la giornata. Pranzo presso un'area di servizio con soliti hamburg e salse e via ancora in direzione Oslo. Abbiamo percorso 300 km alla velocità di 80 km orari (limite imposto), e, un po' per lavori sulle strade, un po' per il traffico, un po' per la pioggia (eh sì !!), è stato un viaggio molto lungo e noioso. Ma finalmente Oslo, e soprattutto, le indicazioni per il campeggio. Ekeberg Camping, situato su una collinetta che domina la città. Purtroppo, come capita spesso nelle grandi città, i campeggi sono enormi e ospitano ogni tipo di vacanzieri. Comunque, tutto sommato, i servizi sono abbastanza puliti, il market, piccolo, ma c' è, il prezzo è abbastanza buono (? 17,50 x notte), voto 6+.
Pioggia a dirotto fino a tardi, la voglia di fare qualsiasi cosa ci ha abbandonati e così ci siamo rilassati leggendo e godendoci il panorama notturno di Oslo pensando già a quello che avremmo visto il giorno dopo a giro per le strade della capitale norvegese. Intanto la temperatura si aggirava intorno a 19° e non solo perché pioveva!!!
Ah dimenticavo !! Strada facendo abbiamo visto un incidente avvenuto tra un camper e . un alce. Povera alce!!! Era morta, tutta insanguinata. ma anche il camper era in condizioni pessime.. bisognerà prestare molta attenzione, poiché sembra che al Nord sarà facile incontrare animali liberi per le strade.

Mercoledì 04.08.2004 - Oslo - km 0

Sveglia ore 8,30 . durante la notte è piovuto tantissimo, preludio per la giornata che ci attendeva . il tempo di controllare la tenda e si parte per la visita alla città.
Parcheggiata la moto (gratis) vicino alla strada pedonale principale, Karl Johans Gate, ricca di bei negozi e locali, abbiamo proseguito con la visita al Palazzo Reale dove, un mega acquazzone, ci ha accolti proprio mentre girellavamo per i curatissimi giardini del palazzo. Tuta antipioggia (anche a piedi), indecisione se comprare un ombrello o aspettare, ed ecco che ha smesso di piovere. che bello!! Abbiamo ripreso il giro con la visita al Municipio, che, costruito in mattoncini scuri, con le sue due torre alte ben 60 mt, si presenta molto austero ed imponente. Occhiatina veloce al Duomo, semplice esternamente ma con soffitti affrescati meravigliosamente e siamo arrivati alla Fortezza di Akershus, ben curata, posta sul mare, con guardie in divisa che controllano la sicurezza del luogo.
Ripresa la moto siamo arrivati al Vigeland Park, il , quale, con le sue circa 200 statue è un luogo davvero particolare. Molto suggestivo, ogni statua rappresenta un personaggio, che, da solo o in compagnia, assume pose e atteggiamenti diversi. Aiuole infinite di rose dai mille colori ed una fontana al centro del giardino, al termine del quale, si trova un monolito alto ben 17 mt raffigurante 121 statue che intrecciandosi e scontrandosi sembrano in lotta per raggiungere la cima. Da non perdere, soprattutto perché, se non fosse per questo giardino, la visita alla città di Oslo si potrebbe senza dubbio evitare. Ultima tappa l' Holmenkollen, il trampolino costruito in occasione delle olimpiadi del 1974, dal quale si gode un bel panorama della città e dei suoi fiordi. Pranzo da Mc Donald e rientro in campeggio. Poiché la vita in Norvegia costa almeno il doppio che in Italia, i pranzi da Mc Donald sono una delle migliori situazioni limitare le spese.
Arrivati in campeggio abbiamo deciso di concedersi una merendina a base di birra e patatine, ma la pioggia, di nuovo in agguato, ci ha costretti a ritirarci in tenda in attesa della notte. La temperatura mite durante il giorno, 19° circa, la notte scende un po', ma il clima risulta comunque molto piacevole..

Giovedì 05.08.2004 - Oslo/Bergen - km 547 + 10" Traghetto

Partenza ore 8,00 in direzione Bergen. Abbiamo deciso di percorrere la E16 e la E7 passando da Gol e Geilo. La strada si snoda attraverso una natura incontaminata incorniciata da boschi, laghi e case colorate. Fragole, funghi, fiori, alberi, legna arsa, una miscela di odori che ti avvolge e ti accompagna lungo tutto il tragitto. Viaggiare in moto ti fa percepire dei profumi che difficilmente riusciresti ad avvertire viaggiando con altri mezzi. Paesaggi sterminati e talmenente belli che, in dei momenti, ho avuto la sensazione che i miei occhi non bastassero a vedere tutto e la mia mente non fosse sufficiente a ricordare tutte le emozioni vissute durante questo viaggio! Il tratto di strada che da Geilo porta a Brimnes sale fino ad un'altitudine di 1000 mt con un cambiamento brusco del paesaggio. Prati verdi disseminati di enormi sassi. Colline, e ancora verde, sassi ed ancora prati. In lontananza si scorge il ghiacciaio che, imponente e maestoso, domina il paesaggio. E' freddo, ma la nostra attrezzatura da moto ci protegge ... (Fabio ha acceso le manopole... bella trovata !!!)
Ed eccoci al primo fiordo, sempre sulla E7. EidFjord ... che meraviglia !!! Mare, mare e ancora mare tra montagne altissime che lasciano spazio soltanto al cielo, a volte azzurro altre grigio, nuvoloso, ma sempre riflesso sullo specchio d'acqua che si insinua nel fiordo. Abbiamo traghettato (Nok 52) per proseguire ancora verso Bergen. La E7 tra Granvin e Bergen è considerata strada panoramica ... con ragione... la strada costeggia tutto il fiordo, attraversa paesi e continua all'ombra di rocce altissime che sembrano proteggere la natura di questi luoghi meravigliosi. Tanti chilometri, ma tante emozioni ... arrivo a Bergen alle 16,00 circa. Abbiamo montato la tenda presso il Camping Lone (strada 580 - Haukeland - ? 15,00 x notte - Servizi scarsi) a circa 10 Km dalla città e siamo ripartiti subito per visitare Bergen ed il suo porto. La città è davvero molto carina, piccola, raccolta ma colorata e vivace. Ci siamo gustati due ottimi panini con gamberetti e salmone al tipico mercato del pesce e bevuto due birre (? 17,00) in un Pub del centro ... pioggia a dirotto e, nonostante le tute (ormai inseparabili compagne di viaggio), ci siamo visti costretti al riento in camping. Bergen è una città assolutamente da visitare. Poche ore sono sufficienti per rendersi conto di quanto una piccola città come questa possa risultare così attraente.

Venerdì 06.08.2004 - Bergen/Eisdal - Km 450 + 15" Traghetto

Giornata dedicata alla visita dei fiordi. Partenza da Bergen alle 8,30 sotto una pioggia battente. I° tappa Voss, con tanto di foto alla chiesetta ed al panorama. Paese carino, ma due casette, una piazza, una chiesa e niente più ... tanto verde e tanta acqua con riflessi da specchio. Proseguiamo verso il Sognefjord
che attraversiamo con il traghetto (? 7,00). Molto sug-
gestivo, peccato il brutto tempo che limitava i colori!!
Pochi Km ed arriviamo a Sognal da dove parte la stra-
da panoramica che termina a Skei. Tratto a paga-
mento (? 8,00), ma ne vale davvero la pena.
La strada si snoda tra boschi di abeti, costeggiata da
un torrente e migliaia di fiori rosa. Si arriva fino ai piedi
del ghiacciaio Jostedalsbreen da dove si può ammirare
strati di ghiaccio con colori che variano dal bianco
all'azzurro intenso.
Pranzo in autogrill a Skei con baguette e gamberetti e via verso il Geiranger Fjord. La strada costeggia inizialmente il Nordfjord per proseguire poi salendo fino a 1500 mt con panorami mozzafiato, tornanti a non finire, vegetazione quasi totalmente assente se non erba e fiori alpini. Torrenti e laghetti ovunque! Ghiacciai in lontananza e pecore e caprette al pascolo libero. Si torna in pianura e si raggiunge il Geiranger Fjord. Dall'alto si gode una vista molto panoramica con la parte iniziale del fiordo, il paese, la strada che costeggia il mare, i colori dell'acqua che variano dall'azzurro al verde e la vegetazione rigogliosa che contrasta con le altissime pareti di roccia. Questo è senza dubbio il fiordo più bello che abbiamo visto ... difficile illustrare e raccontare dei luoghi così affa-scinanti ... provare per credere!!! Nonostante il desi-derio di non lasciare questo angolo di paradiso, decidia-mo di proseguire per pernottare ad Eisdal da dove ci imbarcheremo per Linge.
Abbiamo cenato con le nostre solite minestrine, tonno e pomodori. Alle 21,45 il cielo è ancora molto chiaro e così dopo qualche progetto e due chiacchere torniamo a chiuderci nella nostra casetta delle vacanze per una bella dormita (Ytterdal Camping - Eisdal). Il campeggio è "fai da te" ... entri, piazzi la tenda, usi i servizi (molto puliti) e poi, senza fretta, passa la signora a riscuotere. Il tutto per la modica cifra di ? 8,00 ... bello, no?? Ci sono le zanzare ... anche queste comprese nel prezzo!!!

Sabato 07.08.2004 - Eisdal/Asen - Km 448 + 4 Traghetti

Sveglia ore 7,00 con l'intenzione di smontare tutto velocemente e prendere il primo traghetto in direzione Linge previsto per le ore 8,00 ... ma, giunti sulla banchina del porticciolo, abbiamo scoperto che l'orario di partenza era stato posticipato alle 8,30 ... niente di male, il sole mattutino, l'aria fresca ed i racconti di un marinaio impegnato a gustare il primo caffè della giornata, hanno reso l'attesa meno noiosa. 10" di traghetto (? 6,00) e via verso la Trollstigen. Attraversando campi di fragole dal profumo ine-briante con contadini impegnati nella raccolta di questo frutto così frequente in queste zone, la strada sale fino a 850 mt per poi ridiscendere con la famosa "Strada dei Troll". Lasciata la moto nel piazzale, siamo scesi a piedi per ammirare la cascata dalle acque bianchissime, ma soprattutto, gli undici tornanti che scendono dolcemente la montagna per giungere ad un'ampia valle che porta direttamente al fiordo di Andalsnes. Provenendo dal Geiranger Fjord percorrerete la Trollstigen in discesa. Sicuramente meno divertente che farla in salita, ma vi garantisco che l'emozione è tanta lo stesso. Al termine della discesa, non tralasciate la foto al segnale stradale "pericolo attraversamento troll" ... non è un segnale che si trova ovunque !!!
Costeggiato gran parte del fiordo di Andalsnes si giunge ad Afarnes dovi ci siamo imbarcati sul II° traghetto della giornata (? 6,50) per giungere a Solsnes. Proseguiamo verso Molde che, per motivi di tempo, decidiamo di non visitare pronti a percorrere la curiosa Strada Atlantica. Questa collega, con ben otto ponti, Vevang all'Isola di Averoya unendo ben 17 isole. La costruzione, eseguita da prigionieri yugo-slavi e russi durante la II guerra mondiale, non fù facile a causa di 12 uragani che investirono la zona durante i lavori. Sinceramente siamo rimasti un po' delusi da questo tratto di strada. Ci aspettavamo di ammirare un intreccio perfetto tra natura ed ingegneria (come recitano molte guide) mentre, a parte il ponte principale alto e con un'architettura molto particolare, gli altri si sono rivelati passaggi semplici e poco visi-bili. Bella, però, la sensazione di "apertura" verso l'oceano ed il silenzio che vi regna.
Ancora un traghetto da Bremsnes a Kristiansund (? 7,00) dove ci siamo fermati per il pranzo. La cittadina di Kristiansund è suddivisa su tre collinette circondate dal mare dove casette in legno dai mille colori rendono il paesaggio allegro e accogliente. Breve giro per le strade cittadine e ripartiamo per imbarcarci ancora una volta, Halsa/Kane-straum (? 7,50), percorrere due tunnel che scendono sotto il livello del mare (? 7,20 + ? 4,50) e raggiungere Trondheim, dove un diluvio ci ha colti in pieno.
Trondheim è davvero una bella città, molto originale. La Cattedrale è maestosa, ben curata, circondata da giardini in fiore, tanto da ricordare il famoso Notre Dame di Parigi. Qui, l'alternanza tra moderno ed antico è un continuo susseguirsi. La zona vecchia si presenta con palafitte colorate e ponti in legno, mentre la zona nuova, pur mantenendo lo stile della precedente, presenta ponti pedonali e palazzi moderni sorretti da piloni in cemento che si ergono dal mare. Non spaventatevi dalle postazioni di pagamento che troverete per entrare ed uscire da questa città, le moto passano gratis!!! Lasciata Trondheim prendiamo la mitica E6, naturalmente in direzione Nord, dove, a poco più di 40 Km decidiamo di fermarci per la notte. Il camping è carino (Gullberget Camping - Asen) e ha dei bungalows con cucina, servizi e lavanderia super attrezzati. Dopo aver chiesto il prezzo per una hitte (? 70,00) decidiamo di montare la nostra tenda (? 11,00) e prepararci un bel piatto di spaghetti con tanto di sugo all'arrabbiata. Intanto fuori piove e nonostante siano già le 22.30 il cielo non tende a scurirsi. Doccia calda e a nanna, domani ci aspetta una tirata verso le Lofoten.

Domenica 08.08.2004 - Asen/Moskenes (Isole Lofoten) - Km 687 + 3' 30" Traghetto

Ore 8,00 ... il sole splende alto nel cielo e la E6 ci aspetta per condurci fino a Bodo dove ci imbarcheremo per le Isole Lofoten. La strada è bellissima e deserta. Sarà stato per l'orario, sarà stato perchè domenica, ma abbiamo viaggiato per
un paio d'ore praticamente da soli attraversando boschi, fiumi, la-
ghi, paesi e tanto tanto verde. I paesaggi sono da alta montagna,
lo sguardo si perde nel verde dei boschi e nelle immagini riflesse sui laghi che sembrano specchi. Abbiamo pranzato presso un piccolo ristorante con un piatto a base di wurstel, patate sulla piastra, uovo
alla coque ed insalata (? 14,00 cad) e siamo ripartiti per giungere
fino all'ingresso del "Grande Nord" dove abbiamo mangiato due
waffel buonissimi a base di panna liquida e marmellata di fragole
(consigliatissimi!!!).
Ancora qualche km fino al Circolo Polare Artico dove ci siamo fermati
per una foto di rito e qualche toppa da attaccare al giubbotto. Qui la
vegetazione è cambiata completamente, niente più alberi, laghi e
torrenti, soltanto erba bassissima e sassi con lo sfondo dei ghiacciai e l'aria più fred-dina, ma sempre accettabile grazie al sole. Il nostro abbigliamento è ancora abbastan-za leggero, pile e tute da moto, l'attrezzatura più pesante la lasciamo per momenti più freddi.
Giunti a Bodo alle 18,00 ci siamo sistemati sul traghetto (? 41,00) che salpava alle 18,30 per arrivare a Moskenes per le 22,00 ... cena a bordo, pennichella ed eccoci alle Lofoten. Di fronte al porto si trova un campeggio dove trascorrere la notte. Il campeg-gio (? 10,00) è molto spartano, ma comodo. I servizi sono minimi e gli spazi per le tende liberi. Ci siamo piazzati di fronte al mare in attesa della notte che qui non esiste. Riflessioni sulla giornata appena trascorsa e progetti per l'indomani... il sonno ha vinto, si và a nanna con il ricordo di tante emozioni e momenti belli vissuti durante il lungo tragitto che ci stà portando sempre più vicini a Capo Nord.

Lunedì 09.08.2004 - Moskenes/Sorvagen - Km 565 + 30" Traghetto

Altra giornata di grandi emozioni... mi sono svegliata un'oretta prima del previsto, cioè intorno alle 6,00, e visto che Fabio dormiva beatamente, ho deciso di andare sugli scogli a leggere. Il sole era già alto ed il mare calmissimo. Silenzio assoluto, solo i gabbiani ed il movimento del mare ... che pace !!!
Partenza ore 8,00 e visita alle Isole Lofoten. Primo paese "A", il più a Sud dell'isola con le sue casette colorate di rosso ed i pali in legno per essiccare il merluzzo, il tutto incorniciato da montagne altissime dalle creste frastagliate. Ancora due paesini di pescatori, Reine e Hamnoy, sempre con case in legno e fabbriche di merluzzo. Sulla strada principale abbiamo fatto una breve deviazione per raggiungere in Nusfjord, il più piccolo fiordo della Norvegia. Molto bella la strada per arrivarci, il paese è molto simile agli altri se non per il colore delle case che varia da rosso a giallo. Qui abbiamo trovato una miriade di autobus di turisti italiani che ci osservavano con curiosità, invidia e ammirazione ... "In moto dall'Italia?" "Chissà che bella esperienza!" "Che coraggio!" ... intanto le guide li invitavano a squarcia gola a salire sui pullman per lasciare il fiordo e proseguire la gita!!
Isole rocciose con scogli altissimi, montagne quasi prive di vegetazione con residui di neve sulle cime e che cosa abbiamo trovato? Spiagge bianche di sabbia fine che, nonostante il cielo nuvoloso, rendeva l'acqua di un azzurro caraibico.
Altra deviazione verso Henningsvaer, denominata la Venezia delle Lofoten. Niente di paragonabile se non per i suoi canali e le case che vi si affacciano. Comunque carino, senz'altro da vedere.
Le Lofoten sono molto suggestive quando arrivi con il traghetto e, soprattutto al Sud ospitano dei paesi molto belli, ma per il resto sono davvero tanti i km per percorrerle tutte e tornare sulle E6 in direzione Capo Nord.
Strada facendo ci siamo fermati in uno spiazzo dove si trovavano tre tende lapponi. Siamo entrati nella prima, dove intorno al fuoco, sul quale bolliva una pentola di brodo di renna, erano riuniti dei panchetti in legno coperti da pelle di capra. Abbiamo preso una tazza di zuppa, ci siamo riscaldi un po', fatto due foto e ripartiti. Anche se l'ambiente è molto turistico, è stato emozionante trovarsi proiettati in un mondo completamente diverso dal nostro.
Abbiamo conosciuto due veneziani che, con le loro vespa 125 facevano il nostro stesso giro ... la gente è matta !!!
Per la notte ci siamo fermati in un campeggio (Bjornebo Camping - Nordkjosbotn - ? 11,00) a circa 500 km da Capo Nord, dove, appena montata la tenda è iniziato a piovere a dirotto. Fortuna che i servizi e la stanza cucina erano eccellenti e così ci siamo sistemati per preparare cena e trascorrere il resto della serata.

Martedì 10.08.2004 - Sorvagen/Capo Nord/Oldfjord - Km 725

Km 5621 ed il punto più alto d'Europa è raggiunto ... pensare di essere in capo al mondo è davvero una sensazione unica ...
Siamo partiti alle 8,15 sotto un cielo che non prometteva niente di buono ed infatti, dopo pochi km è iniziato a piovere e non è smesso praticamente mai. Abbiamo raggiunto Alta per l'ora di pranzo e dopo un paio di "polsen", panino tipico scandinavo con wurstel arrostito e salse, abbiamo ripreso la marcia per raggiungere il mitico Capo Nord. Diversi paesaggi ci hanno accompagnati in questo ultimo tratto di strada, siamo passati da un mare dall'azzurro intenso, con fondali chiarissimi nonostante le rocce scure ed il riflesso del cielo plumbeo, a zone deserte e desolate. Oltrepassato Alta abbiamo avvistato le prime renne, ma il massimo è stato a circa 100 km dalla meta. Branchi di renne pascolavano da sole o con i loro piccoli, con corna enormi e spugnose, sui prati o ai cigli della strada, incuranti delle auto e dei camper in transito. Attraversano la strada senza paura di essere investite, si lasciano fotografare, si rincorrono e giocano impassibili e corag-giose. Ed io che avevo paura di non riuscire a vederle! Ho fatto un milione di foto ed ho urlato come una bambina ogni volta che ne avvistavo qualcuna. E pensare che per loro sono animali comuni tanto da trovarle anche nei giardini delle case ...
La strada per Capo Nord sembra sospesa nel cielo. A tratti passa in mezzo a valli lunari, a tratti costeggia il mare sempre dai colori speciali...
Forse per la curiosità e la voglia di arrivare, forse per il brutto tempo con nebbia, pioggia e freddo, gli ultimi 100 km si sono rivelati lunghissimi ... abbiamo oltrepassato il tunnel di 9 km pagando ? 14,00 all'andata e altrettanti al ritorno, percorso qualche altro km e finalmente siamo giunti a Capo Nord ... non che si vedesse qualcosa, anzi ... lo abbiamo capito dal tizio che ci chiedeva ? 22,00 a testa per entrare nel parcheggio.
Abbiamo parcheggiato molto perplessi e ci siamo addentrati nella cortina di nebbia che ci avvolgeva, fino a raggiungere il centro ... moderno, oserei dire spaziale, caldissimo, nuovo, super organizzato, ristoranti, negozi di souvenirs, sala proiezioni, etc etc ...
naturalmente ci siamo diretti subito al globo, simbolo di questo
luogo, per la foto di rito che risulterà in seguito molto "vaga"
sempre a causa della fitta nebbia che avvolgeva ogni cosa e non
accennava a dissolversi. Comunque, Capo Nord !!! L'abbiamo
raggiunto e la felicità era al settimo cielo ...
Percorsi di nuovo i soliti 100 km siamo arrivati a Oldfjord dove
abbiamo affittato una hitte per trascorrere la notte (? 40,00) ...
dopo tutta l'acqua presa non ce la sentivamo di dormire in tenda
e così abbiamo usufruito di due comodi letti e di un'attrezzata
cucina per preparare la cena.
Alle 22,00 è ancora pieno giorno, è smesso di piovere, ma il cielo
è ancora grigio, sembra pieno pomeriggio, ma noi andiamo a
nanna lo stesso ...


Mercoledì 11/08/2004 - Oldfjord/Rovaniemi - Km 624

Partenza di buon ora, naturalmente sotto la pioggia . oggi abbiamo lasciato la Norvegia con mio grande dispiacere. 160 km circa ed arriviamo al confine con la Finlandia. Stranamente la Finlandia mi ha dato l'impressione di un paese arretrato. Non so il perchè di questa sensazione, forse perché provenienti dalla Norvegia, come paese scandinavo la Finlandia è sicuramente anni luce avanti a molti altri paesi euro-pei. Comunque, ci siamo trovati su una strada con buche, lavori in corso non segnalati e tratti sterrati. Abbiamo trovato un tratto di trada di almeno 100 mt completamente di ghiaino grosso senza segnalazione di pericolo, e, se non fosse stato per l' espe-rienza di Fabio e un po' di fortuna, saremmo sicuramente caduti con tutte le conse-guenze del caso.
Abbiamo raggiunto Inari ed il suo lago e proseguito per Ivalo dove ci siamo fermati per il pranzo. Qui abbiamo avuto il piacere di conoscere Spik e Spok.. Due bolzanini vestiti da spaziali che andavano a Capo Nord per la settima volta ( roba da matti !!! )
La Finlandia è molto verde, boschi a perdita d'occhio e tantissimi laghi più grandi e più piccoli, ricchi d'acqua e isolette. Anche qui tante renne libere al pascolo e pochissime case. Sembra quasi un paese disabitato con una casetta di legno ogni tanto solo per ricordare che qualcuno c'è! Molto bello soprattutto perché finalmente è uscito il sole ed il contrasto di colori è fortissimo.
Ancora 228 km e raggiungiamo Rovaniemi ed il Santa Klaus Village.
Santa Klaus o Babbo Natale, come lo chiamiamo noi. Credevamo di trovare un centro mega turistico, troppo sfruttato e affatto coinvolgente. ed invece. i bambini che sono in noi sono usciti allo scoperto e, a parte acquisti varii, ci siamo fatti la foto con Babbo Natale orgogliosi e felici di aver scambiato due parole con quel simpatico signore vestito di rosso con barba e baffi lunghissimi e bianchi come la neve. La foto è costata
? 17,00 ma crepi l'avarizia, eravamo troppo felici di averla fatta!!
Abbiamo spedito le cartoline ai nipotini dall'ufficio postale dove, ogni giorno, arrivano e partono migliaia di lettere e dove, gelosamente, sono custodite, divise per nazione di provenienza, le letterine di tutti i bambini del mondo. Proprio al centro del villaggio passa il Circolo Polare Artico, ben segnalato da una striscia disegnata nel terreno.
Abbiamo deciso di dormire nei pressi di Rovaniemi approfittando di una hitte molto molto carina (Rova-hotelli Oy-Rovaniemi-?40,00) attrezzata con cucina, servizi e doc-cia tutto in legno e ben curato.
Alle 22,45 ora italiana, 23,45 ora finlandese, fuori è quasi notte. Stiamo tornando alle nostre abitudini. la scorsa notte mi sono svegliata varie volte, ma non ho mai visto il buio, dalla finestra filtrava sempre la luce. che spettacolo!

Giovedì 12.08.04 - Rovaniemi/Uppsdal - Km 837

Partenza ore 8,15 circa, sosta per il pranzo più tre rifornimenti con arrivo al campeggio dopo Uppsdal intorno alle 18,00.
Abbiamo percorso Km 837 di cui poco più di 100 in Finlandia ed il rimanente in Svezia. I paesaggi della Svezia sono molto simili a quelli finlandesi, con boschi di abeti molto fitti, prati verdi, pascoli di mucche e casette e paesini sparsi in qua e là. Ogni tanto una grande città con palazzi e centri commerciali, traffico, mai sostenuto, e tanta tanta acqua con fiumi e laghi ovunque.
La giornata è stata molto lunga ed anche un po' noiosa ... alla fine non ne potevamo più.
Ci siamo fermati per la notte in un campeggio (Gnarpbadens camping - ? 14,00 - Mah!) alquanto "ambiguo" dove, appena arrivati, abbiamo incontrato persone che ridevano a crepapelle e portavano cassette di legno con chissà che cosa dentro ... abbiamo provato a curiosare, soprattutto io, ma non siamo riusciti a capire di che cosa si trattava... nel frattempo ci siamo concessi un buon piatto di pasta al tartufo, salame locale e pane fresco. Molto divertente, all'interno del camping si trova un minigolf e per la modica cifra di ? 5,00 ci siamo fatti una partitella davvero divertente ... naturalmente IO ho perso e così tutta la sera mi sono sentita dare della "schiappa" ... la prossima tappa sarà Stoccolma dove rimarremo un paio di giorni. Il rientro è previsto per mercoledì o giovedì della prossima settimana.

Venerdì 13.08.04 - Uppsdal / Stoccolma - Km 408

Partenza ore 8,00 per raggiungere Stoccolma! Ancora E4 e ancora panorami tra abeti, laghi, fiumi, prati verdi, pascoli, grano ormai maturo e un cielo meraviglioso. A tratti azzurro, a tratto grigio e a momenti con nuvole bassissime di un bianco abbagliante. Strada facendo ci siamo fermati ad Uppsala per visitare velocemente città e cattedrale. La città è molto ordinata, pulita, precisa... anche le case sembrano tutte appena costruite. La cattedrale è immensa, dicono sia la costruzione religiosa più grande della Svezia. Un alto campanile svetta fino a circa 108 metri arrampicandosi su cielo azzurro e nuvole che sembrano giocare a rincorrersi.
Arrivati a Stoccolma ci siamo infilati subito nel centro alla ricerca di un campeggio dove sistemare le nostre cose. Dopo due ore circa di traffico e stress, abbiamo trovato un campeggio (Camping Ostermalms - ? 16,50) vicino alla stadio, rivelatosi niente di speciale, neanche tanto sicuro poiché aperto a tutti e con tanta gente giovane anche un po' trasandata. Decidiamo comunque di rimanere e montare la tenda, dopotutto sono soltanto due notti e la voglia di rimettersi in movimento in una città che non conosciamo non ci alletta affatto. Montata la tenda e scaricato le borse abbiamo deciso di fare un primo giro per il centro... in realtà la parte nuova di Stoccolma è davvero vicina e trovare un parcheggio per la moto (gratis) è stato davvero semplice. Abbiamo fatto un giretto a piedi nella parte moderna caratterizzata dalla piazza centrale con obelisco in vetro e fontana con giochi d'acqua, intorno grattacieli, centri commerciali, vie pedonali ricche di negozi, banche, stazione e fermate varie del metrò.
Stoccolma è davvero una bella città. La prima impressione è stata di una città molto caotica e frenetica ... ma considerando che venivamo dalla Lapponia abbiamo deciso di rimandare al giorno dopo le considerazioni sul caso ... infatti, ripreso il ritmo "normale", Stoccolma ci risulta essere una citta molto vivibile e soprattutto elegante.
Per pranzo ci siamo fatti una buona pizza da PizzaHut (? 25,00) ed abbiamo deciso di lasciare la visita alla città vecchia per il giorno seguente.
Abbiamo visitato il Palazzo del Municipio, molto grande, completamente costruito in mattoncini scuri, situato sul mare e con il simbolo delle tre corone (simbolo di Svezia) in cima alla torre. Da qui una vista fantastica sulla città vecchia (Glam Stad) e sul resto di Stoccolma. Sera in campeggio senza cena perchè avevamo mangiato un sacco di schifezze. Fabio si è addormentato praticamente subito, io mi sono fatta fuori un pacchetto di patatine, un thè e tre biscotti (alla faccia del mangiar sano) mentre leggevo un po'.
La temperatura alle 22.00 segnava 15° e vi garantisco che faceva davvero tanto freddo !!!

Sabato 14.08.04 - Stoccolma - Km 0

giornata interamente dedicata alla visita di Stoccolma con negozi, souvenirs e monumenti varii ...
Sveglia ore 9,00, motorino e centro città! Per prima cosa abbiamo cercato di prenotare il traghetto Trelleborg/Rostock, ma poiché la Scandsline non ha agenzie in Stoccolma, non ci siamo riusciti ... Vedremo sul posto ...
Visita alla città vecchia ... favolosa !!! Strade strette , case colorate, piazze con palazzi antichi e tanti fiori. Un luogo favoloso contornato da un cielo sgombro di nubi. Il Palazzo Reale, la Cattedrale, tutto circondato dal mare, con ponti ovunque, strade che si intersecano e percorsi pedonali e ciclabili che corrono in ogni direzione. Poiché sabato, la città è molto tranquilla, poco traffico ma tanti turisti. Abbiamo pranzato in centro ed abbiamo dedicato gran parte della giornata all'acquisto di souvenirs e giretti varii per il centro. Grazie alla nostra solita fortuna in fatto climatico, il sole ci ha abbandonati a metà pomeriggio lasciando il posto ad una noiosissima pioggerellina ... Un "provvidenziale" pub ci ha accolti e così ci siamo concessi una birretta tra tifosi di calcio in una stanza e tifosi di rugby nell'altra che urlavano come forsennati.
Terminata la pioggia ci siamo diretti al nostro motorino con l'intento di rientrare in campeggio per prepararci alla partenza dell'indomani. Purtroppo la vacanza volge al termine, il rientro è sempre più vicino.

Domenica 15.08.2004 - Stoccolma/Trelleborg - Km 681

Altra giornata di trasferimento da Stoccolma a Trelleborg per prendere il traghetto che ci porterà fino a Rostock. Poiché, come già detto, non siamo riusciti a prenotare in precedenza, ci siamo diretti immediatamente al porto fermandoci soltanto per i rifornimenti ed il pranzo.
Lungo il tragitto abbiamo fatto sosta a Gramma sul Lago Vattern. Questo è il paese dove si dice sia nato lo zocchero d'orzo ... e per NOI golosi vi giuro che è una pacchia ... quindi, il paese dei dolcetti di zucchero !!! Qui vengono fatti i famosi dolcetti rossi a righe bianche spesso a forma di bastoncino che troviamo sulle nostre bancarelle di dolciumi. Nell'aria si respira odore di zucchero e devo dire che è davvero molto piacevole. Il paese in realtà è soltanto una strada con a destra le abitazioni ed a sinistra le pasticcerie dove è possibile vedere in diretta la realizzazione di queste specialità.
Siamo arrivati a Trelleborg alle 15.00 e, appurato che non c'era nessun problema per il posto sul traghetto, e che fino ad un'ora prima della partenza non ci avrebbero fatto imbarcare, abbiamo deciso di visitare la città con tutta calma. Purtroppo domenica, e così, quasi tutto chiuso con strade semi deserte. Il paese è davvero molto carino con la sua strada pedonale ricca di fiori e panchine e le sue fontane molto particolari. Cena a base di pizza e birra ed imbarco per Rostock dopo ore e ore di attesa (h. 21,45)

Lunedì 16.08.04 - Rostock/Monaco - Km 821 + 7' 45" Traghetto

Arrivo a Rostock ore 6,15. Il viaggio è trascorso tranquillo, siamo riusciti a dormire tutta la notte nonostante la posizione scomoda ed il viavai di persone. Partiti da Rostock abbiamo preso la via del ritorno intenzionati a fermarci per la notte nel Sud della Germania. Ancora cantieri ma nessun rallentamento, siamo giunti nei pressi di Monaco nel primo pomeriggio dove abbiamo deciso di cercare un albergo per concederci un meritato riposo. Hotel Dachs (? 70,00 camera + colazione) a due passi da MarienPlatz, consigliato per la vicinanza al centro, la cordialità dei proprietari ed il prezzo. Cena in un tipico locale bavarese a base di stinco e birra, giretto per il centro e a nanna ... non ci crederete, ma anche qui siamo riusciti a prendere la pioggia ... e pensare che ci sembrava un cielo stellato ...

Martedì 17.08.04 - Monaco/Prato - Km 670

Che dire ... alle 15,10 eravamo già a Prato ... e questa volta sono finite davvero!!! Pranzo "italiano" dalla mamma e via diretti a casa


CONCLUSIONI

Il viaggio che abbiamo fatto è stato sicuramente un'esperienza indimenticabile. La Norvegia è un paese bellissimo ed oltre ogni aspettativa. E' maestoso in tutto e la natura qui riesce davvero a dare il meglio di sé! Le sensazioni più frequenti assaporate durante il viaggio sono state la pace, il silenzio, la tranquillità ... ed ai giorni d'oggi non è facile provare tutto questo ... I km sono tanti, ma altrettante sono le emozioni ed i luoghi da vivere ... I prezzi sono alti ma con un po' di attenzione si riesce a fare tutto rimanendo nei limiti ...
Un viaggio che porteremo per sempre nel cuore e che ci ha lasciato tanta tanta voglia di tornarci ... provare per credere !!!